ERNIA DISCALE

L’ernia del disco è definita come la fuoriuscita del nucleo polposo del disco intervertebrale attraverso una rottura della parte più esterna del disco stesso.

A seconda del punto in cui il disco fuoriesce si può avere una compressione o meno di una radice nervosa. Questa compressione meccanica può causare dolore.

Avere un'ernia non significa avere una radicolopatia o un dolore radicolare!

La letteratura scientifica è ricca di studi che mostrano la presenza di ernie, o anche altri tipi di degenerazione discale, in soggetti sani, cioè privi di sintomi.

QUAL È IL DECORSO DELLE ERNIE DISCALI?

Le ernie discali regrediscono del tutto o in parte in un numero elevato di casi.

Non vi è associazione diretta tra il riassorbimento dell'ernia ed una riduzione della sintomatologia.

COME AVVIENE IL RIASSORBIMENTO DI UN ERNIA?

Il riassorbimento dell'ernia del disco lombare è un processo complesso che coinvolge molteplici meccanismi biologici. 
Normalmente, il nucleo polposo e l'anulus fibroso sono contenuti all'interno del disco intervertebrale e sono isolati dal resto del corpo.
Il disco intervertebrale è considerato un sito immuno-privilegiato, normalmente protetto dall'attacco immunitario.
Quando l'anulus fibroso si rompe, come avviene nel caso della presenza di un’ernia discale, il materiale del disco (nucleo polposo) viene esposto al sistema immunitario. 
Questa esposizione provoca una risposta infiammatoria e un attacco immunitario, appunto perché il materiale del disco viene riconosciuto come estraneo.

Quindi, secondo i recenti studi, il graduale riassorbimento dell’ernia del disco lombare a seguito dell’espansione del nucleo polposo del disco nello spazio epidurale porterebbe ad un suo conseguente riconoscimento come corpo estraneo da parte del sistema immunitario dell’organismo.

Questo comporterebbe la successiva induzione di una reazione infiammatoria seguita da una neovascolarizzazione e quindi successivo riassorbimento attraverso complessi meccanismi di degradazione enzimatica ed una conseguente fagocitosi.

Il disco intervertebrale è la più grande struttura avascolare del corpo umano, è particolarmente isolato dal sistema immunitario e va quindi considerato come un sito immune privilegiato. La sua fuoriuscita innesca dei processi capaci di permettere al sistema immunitario di intervenire.

Nello specifico, il materiale del disco erniato rilascia molecole associate al danno, note come DAMPs, che segnalano la presenza di tessuto danneggiato e attivano le cellule immunitarie.

I macrofagi sono tra le prime cellule immunitarie a rispondere, producendo enzimi chiamati metalloproteinasi (MMPs) che degradano le proteine del disco erniato.

Questo aiuta a "digerire" il materiale del disco, facilitando il suo riassorbimento.
La sempre maggiore consapevolezza dell’andamento della storia naturale ed una corretta valutazione clinica contribuiscono a consentire di   determinare la corretta diagnosi e quindi di potere individuare ed adattare al meglio il singolo trattamento per ogni diverso paziente.

 

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