DIGIUNO INTERMITTENTE
Il digiuno intermittente rappresenta un approccio alimentare che prevede la limitazione dell'assunzione di cibo a specifiche finestre temporali, alternando periodi di digiuno e di alimentazione.
Questa pratica, ormai diffusa a livello globale, ha attirato l'interesse per i suoi potenziali benefici sulla salute, legati alla possibilità di migliorare la sensibilità insulinica, oltre che i parametri cardiovascolari, favorendo più in generale il calo di peso.
Nonostante le sue diverse modalità di applicazione, l'obiettivo principale del digiuno intermittente è quello di consentire al corpo di attingere alle riserve energetiche accumulate durante i periodi di digiuno, stimolando processi metabolici benefici.
Fondamentale però essere a conoscenza oltre che dei possibili benefici, anche degli importanti rischi in cui si potrebbe incorrere, soprattutto se praticato in modo autonomo e non controllato.
REGIMI DI DIGIUNO
Esistono diverse tipologie di digiuno intermittente, tra cui:
Digiuno completo a giorni alterni: prevede l'alternarsi di giorni di digiuno completo o parziale a giorni di alimentazione normale
Regimi di digiuno modificati: consente il consumo del 20-25% del fabbisogno energetico nei giorni di digiuno programmati; è la base della popolare dieta 5:2, che prevede una severa restrizione energetica per 2 giorni non consecutivi a settimana e mangiare normalmente per gli altri cinque giorni
Alimentazione a tempo limitato: prevede l'assunzione di energia liberamente entro specifiche fasce orarie, inducendo intervalli di digiuno regolari ed estesi; uno tra i più comuni è il ‘Metodo 16/8’ (digiuno di 16 ore al giorno, con una finestra di alimentazione di 8 ore)
BENEFICI, RISCHI E PRECAUZIONI
BENEFICI
Diversi studi suggeriscono come il digiuno intermittente possa avere effetti benefici su una serie di esiti di salute, non solo limitati a soggetti sovrappeso o obesi che mirano al calo di peso, derivanti da meccanismi fisiologici e biochimici che si attivano durante i periodi di digiuno. Nello specifico riguardano:
Calo di peso: riducendo l'apporto calorico complessivo, il digiuno intermittente può favorire la perdita di peso e la riduzione del grasso corporeo.
Miglioramento dei parametri metabolici e cardiovascolari: alcuni studi suggeriscono come il digiuno intermittente possa migliorare la sensibilità all’insulina, riducendo il rischio di diabete di tipo 2. Potrebbe inoltre contribuire alla riduzione dei livelli di colesterolo LDL (‘colesterolo cattivo’), trigliceridi, colesterolo totale e pressione sanguigna, aumentando al contempo il colesterolo HDL (‘colesterolo buono’).
Riduzione dell'infiammazione: il digiuno intermittente sarebbe in grado di favorire la riduzione dei marcatori infiammatori nell’organismo, contrastando l’infiammazione cronica di basso grado, correlata direttamente allo sviluppo diverse patologie croniche.
Riparazione cellulare (autofagia): durante il digiuno, il corpo attiva processi di ‘pulizia cellulare’ per cui le cellule danneggiate o disfunzionali vengono rimosse e riciclate
RISCHI
Irregolarità ed oscillazioni alimentari: il digiuno intermittente può favorire l’instaurarsi di comportamenti alimentari disfunzionali, soprattutto in soggetti con preesistenti o pregressi disturbi dell’alimentazione.
Carenze nutrizionali/malnutrizione: se non pianificato correttamente, il digiuno intermittente può portare a carenze di macro e micronutrienti, esponendo a rischio di malnutrizione
Effetti collaterali: possibile, soprattutto nelle prime fasi, la comparsa di mal di testa, affaticamento, irritabilità, problemi di concentrazione e disturbi digestivi
Difficoltà nel mantenimento nel medio-lungo termine
È fondamentale sottolineare che il digiuno intermittente potrebbe non essere adatto a tutti; è infatti controindicato in alcune condizioni e fasi fisiologiche, tra cui la gravidanza, l’allattamento e la crescita (bambini e adolescenti). Controindicato anche in soggetti affetti (o con pregressi) disturbi dell’alimentazione e della nutrizione o con patologie che richiedano una apporto controllato e regolare di nutrienti.
PRECAUZIONI
È sempre consigliabile consultare un professionista, medico o nutrizionista qualificato, prima di iniziare il digiuno intermittente, che sia in grado di valutare la situazione specifica e che fornisca consigli personalizzati.
Per quanto riguarda l'alimentazione durante i periodi di alimentazione, parallelamente a quanto consigliato in generale alla popolazione, è importante favorire una dieta varia ed equilibrata ricca di frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e grassi sani. È consigliabile, allo stesso modo, una riduzione di cibi altamente processati, zuccheri raffinati e grassi saturi, al fine di massimizzare i benefici del digiuno e mantenere un buono stato di salute.
CONCLUSIONI
Partendo dal presupposto che non esiste una dieta che vada bene per tutti, risulta fondamentale valutare attentamente le proprie condizioni di salute e, in caso di dubbi, consultare un professionista della nutrizione o un medico, in quanto una corretta pianificazione ed un approccio dietetico equilibrato sono fondamentali per massimizzare i benefici e minimizzare i rischi di questa strategia alimentare.
Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche circa i risultati nel lungo termine, il digiuno intermittente potrebbe rappresentare un approccio potenzialmente vantaggioso per favorire un calo di peso e migliorare i parametri metabolici, purché venga seguito con attenzione e consapevolezza delle proprie esigenze individuali.
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